Qui
a casa abbiamo una vera e propria passione per i ravioli cinesi, i miei
coinquilini li mangerebbero ogni giorno!
Dal
momento che li ordiniamo sempre più spesso, ho deciso di fare una ricerca: sono
andata su alcuni siti di fiducia e studiando un po’ le varie ricette, credo di
essere riuscita a crearne una che si avvicina davvero molto all’originale, se
non come aspetto ( come noterete dalla foto, dato che non li avevo mai fatti, non ho la manualità giusta), almeno come sapore J.
Un
consiglio importantissimo, non esagerate con le spezie e con il ginger
(zenzero) altrimenti diventano stucchevoli, ma sono essenziali per rendere il
sapore davvero autentico.
Ingredienti
per circa 20 ravioli:
·
Per
la pasta:
·
250gr di farina 00
·
150ml
d’acqua
·
Sale
q.b. (ricordate che si condiscono con la salsa di soia, quindi ne basta davvero
poco)
·
Per
il ripeno:
·
300gr di carne di maiale macinata
·
2
cipolle medie
·
2
spicchi d’aglio
·
Un
pezzetto di ginger ( davvero un cubetto piccolissimo)
·
4-5
cucchiai di salsa di soia
·
Erba
cipollina
·
5
spezie q.b. (se come me non le avete, tritate finemente: un chiodo di
garofano,qualche semino di finocchio, una fogliolina di anice stellato,
cannella e pepe, ma attenti a non mettere troppe spezie!)
Preparazione:
Come
prima cosa preparare il ripieno, in modo tale che mentre aspettate che la carne
si insaporisca per circa un’oretta, possiate lavorare la pasta e far riposare
anch’essa mezz’ora.
Lavare
e sbucciare aglio e cipolla, tritarli finemente, aggiungere un pezzettino di
ginger, la carne, la soia e le spezie. Tritare ancora un po’ in modo che il
composto si amalgami per bene. Far riposare in frigo per un'ora.
Intanto
preparare la pasta unendo 250 grammi di farina, 150 millilitri di acqua e un po’
di sale. Impastare energicamente, come se stesse preparando una pasta all’uovo
fatta in casa. Far riposare in frigo per mezz'ora.
Una
volta passato il tempo necessario iniziare a stendere la pasta, avendo cura di
stenderci un velo di farina sotto in modo che non si attacchi al piano di
lavoro. Stenderla molto finemente. Ritagliare dei cerchi di circa 6 cm, se non
avete un coppa pasta potete usare una tazza bella larga. Riempire con poco più
di un cucchiaino di farcia. Inumidire i bordi in modo da poterli sigillare bene,
chiudere a mezza luna e praticare delle pieghe con le dita pizzicando un po’ la
pasta. (Non vi preoccupate se i primi non escono come dovrebbero, dopo averne
fatti un po’ acquisirete più manualità). Disporre i ravioli pronti su un
vassoio infarinato.
Per
quanto riguarda la cottura, io ho scelto di farli alla piastra (perché sono i
miei preferiti e perché non ho la vaporiera), ma se volete farli al vapore vi
basterà porli in una vaporiera adagiandoli su delle foglie di verza in modo che
assorbano i liquidi in eccesso. Cuocere per 15 minuti.
Per
quanto riguarda la cottura dei brasati, anche qui ci vorrebbe la vaporiere in
realtà, ma questo metodo funziona piuttosto bene:
riscaldare
una padella antiaderente con un filo d’olio, adagiarci i ravioli e cuocere a
fuoco lento per circa 3 minuti, fino a quando sotto non avranno assunto il
tipico aspetto e doratura dei ravioli brasati. Aggiungere un bicchiere d’acqua
bello pieno a temperatura ambiente e cuocere ancora 15 minuti con un coperchio,
avendo cura di lasciare uno sfiato per il vapore.
N.B. di solito nei ristoranti cinesi si trovano
tra gli antipasti, ma in pratica sono come una pasta ripiena, quindi riempiono
come un primo.
Curiosità:
-Come ho già detto i ravioli cinesi, o jiaozi/guotie, possono essere sia la vapore che brasati (o alla piastra), possono essere di sola carne (come i miei), di carne e gamberi o di verdure e a seconda del gusto hanno una loro particolare chiusura. Come potrete notare dalla foto in alto, in mezzo al mucchio ce n'è uno diverso, per dargli questa forma a fagottino basta chiudere la pasta del disco verso l'interno ed attorcigliarla su se stessa.
L'ultimo tipo di chiusura, in pratica non è una chiusura, perché il raviolo rimane aperto. Di solito nei ristoranti lo servono con un pisello al centro per decorazione.
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